Siamo a febbraio, tra poco inizia la stagione  e fino a novembre non potrò più partire. Avevo queste parole che risuonavano in testa da qualche giorno e all’improvviso, quasi per magia, leggo un articolo sulla Via Francigena. Tutti i centri nervosi si mettono in moto, l’adrenalina è in circolo, guardo il calendario, ho ancora l’ultima settimana di febbraio libera, cerco le proiezioni meteo per quella settimana in Toscana che prevedono tempo mite. Deciso, si parte!

Preparare lo zaino per una settimana di cammino in solitaria è già l’inizio del viaggio, proietto la mente sui giorni futuri immaginandomi i luoghi che visiterò attraverso guide e internet, sono fisicamente qui ma di fatto sono già partito.

Il viaggio poi è tutto un insieme di emozioni, difficili da descrivere per non cadere nel banale, ma è un’esperienza intensa, piena, e quando ritorni, così pieno di energia nonostante la stanchezza (110 km in quattro tappe), capisci quanto di terapeutico possa esserci semplicemente nell’andare in giro a piedi.