Non avevo ancora camminato quel giorno, la mattina l’avevo dedicata al Pc seduto alla scrivania, e la gambetta iniziava a dare segni di nervosismo. In un secondo indosso le scarpe e dopo due minuti sono in macchina vagando alla ricerca di un posto dal quale far partire la mia passeggiata. Ci sono! Oggi voglio sapere dove mi porta quel sentiero. Mi hanno detto che finisce nel nulla però sono ugualmente curioso e mi incammino.

La strada per ora è in asfalto in un bosco di castagni, sono con i bastoncini e praticare il Nordic Walking con i piedini in gomma, sull’asfalto, mi dà sempre grandi soddisfazioni.

La strada diventa in cemento, sarà larga non più di due metri, in perfetto piano e si addentra in un bosco di alte querce. Continuo con passo costante, spingo con i bastoni, ammirato dal silenzio e dall’ambiente che mi circonda. I segni di abbandono di questa via sono evidenti, vedo sassi caduti dalla montagna e barriere di protezione piegate e arrugginite. Anche la natura si è rimpossessata di questa strada e nonostante le difficoltà continuo a procedere. E’ un posto abbandonato e magnifico.

Vorrei proseguire ancora ma il GPS è rimasto a casa e il telefono è completamento isolato. Rimango fermo ancora un minuto ad osservare il bosco, ad ascoltare il silenzio, mi sento in sintonia con quello che ho intorno, sono vivo..

Prossimamente, con gli strumenti adeguati, percorrerò tutta la strada per vedere dove porta e cosa nasconde ancora. Oggi doveva essere solo il mio allenamento quotidiano e invece ho fatto anche una bella scoperta. Ne riparleremo.