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Non solo lago d’Orta..

By Albert

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Dolomiti settentrionali

Il più vasto tra i sistemi Dolomiti UNESCO si estende per 53.586 ettari nelle province di Belluno e Bolzano. Delimitato dalle valli Pusteria, Sesto, Badia, dalla valle di San Cassiano e dalle valli del Boite e del Piave, il sistema è composto da quattro aree principali: le Dolomiti di Sesto-Cadini, i gruppi di Braies-Senes-Fanes con le Tofane, il Cristallo e le Dolomiti Cadorine.

Il gruppo delle Dolomiti di Sesto e dei Cadini si trova nella parte più nord-orientale delle Dolomiti ed è caratterizzato da massicci spettacolari che si innalzano per oltre 2.000 metri da vasti altopiani rocciosi. Oltre alle Tre Cime di Lavaredo, sicuramente uno tra i gruppi dolomitici più conosciuti e rappresentativi, all’interno del sistema si trovano la Croda Rossa (3.146 m), la Punta Tre Scarperi (3.152 m), la Croda dei Toni (3.094 m) e i Cadini di Misurina (Cadin di San Lucano 2.839 m).

La Valle di Landro separa le Dolomiti di Sesto-Cadini dal gruppo Braies-Sennes-Fanes e dalle Tofane, area che occupa la parte nord-occidentale e centrale delle Dolomiti Settentrionali.

Le Dolomiti Cadorine, a sud-est, sono dominate dal Sorapiss (3.205 m), dalle Marmarole (2.932 m) e dall’Antelao, che con i suoi 3.264 m è la seconda vetta più alta delle Dolomiti dopo la Marmolada.

Il sistema delle Dolomiti Settentrionali costituisce un importantissimo patrimonio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e geologico. Per questo motivo, e data l’ampiezza dell’area, sono ben tre le aree protette create per la sua tutela e valorizzazione.

Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, tutto in provincia di Bolzano, è stato istituito nel 1980 e tutela oggi un’area di oltre 25.000 ettari compresa tra le valli Pusteria a nord, Badia a ovest, Landro a est: il limite meridionale del Parco è segnato dal confine con la provincia di Belluno. Di grande interesse geologico e botanico, il Parco costituisce anche l’habitat ideale per numerose specie animali tipiche dell’ambiente montano, come le marmotte, che non a caso ne sono il simbolo (www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/parchi-naturali.asp).

La costituzione del Parco Naturale Tre Cime risale al 1981. Adiacente al Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, i suoi 12.000 ettari – tutti in provincia di Bolzano – sono delimitati a nord dalla Val Pusteria, a sud dalla provincia di Belluno, a est e a ovest rispettivamente dalla Val di Sesto e dalla Val di Landro. Tra le montagne più alte dell’ area protetta ci sono la Punta Scarperi e le Tre Cime di Lavaredo, da cui il Parco prende il nome. Oltre alla sua rilevanza dal punto di vista geologico e botanico, il Parco è un’area interessante anche per la presenza di varie specie di uccelli, in particolare dell’aquila reale e del picchio muraiolo, che è diventato il simbolo dell’area protetta (www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/parchi-naturali.asp).

Il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, istituito nel 1990, si estende su una superficie di 11.200 ettari tutta compresa nel territorio del comune di Cortina d’Ampezzo, sull’antica proprietà delle Regole d’Ampezzo. Incuneandosi a nord nel territorio del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, l’area bellunese forma con quella altoatesina un unico comprensorio con caratteristiche ambientali omogenee. Tra le Dolomiti d’Ampezzo sono compresi i gruppi montusi del Cristallo, delle Tofane e del Lagazuoi. Nato per tutelare la ricchezza e l’unicità del patrimonio geologico e di quello faunistico e floristico, il Parco ha scelto come simbolo il Semprevivo delle Dolomiti, una specie floreale endemica esclusiva delle Dolomiti d’Ampezzo (www.dolomitiparco.com).

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